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Vini e Liquori

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Tenuta San Leonardo San Leonardo Magnum 2019 (confezione)
Tenuta San Leonardo San Leonardo Magnum 2019 (confezione)

Tenuta San Leonardo è un capitolo della storia del vino italiano. L’antico borgo ospitava un monastero, qualcosa come mille anni fa: dal 1724 è diventato la dimora dei Marchesi Guerrieri Gonzaga, famiglia da sempre legata alla viticoltura su questo territorio. Il marchese Carlo è l’attuale proprietario, primo vero enologo della famiglia: innamorato dei grandi vini di tradizione francese, si è impegnato in viaggi di studio tra Francia e Toscana, dove aveva stabilito una proficua consuetudine con il marchese Mario Incisa della Rocchetta, patron di Tenuta San Guido e suo mentore enologico. Da oltre cinquant’anni Carlo Guerrieri Gonzaga dedica alla Tenuta di famiglia la totalità delle sue attenzioni. Il figlio Anselmo raccoglie ora le redini dell’azienda, ereditando lo stesso amore per il vino e per questo angolo di Trentino. “San Leonardo” è il taglio bordolese simbolo della Tenuta, nato nel 1984 dall’intuizione di uno dei più blasonati enologi italiani, Giacomo Tachis. Un vino classico, straordinariamente elegante e longevo. Borghetto all’Adige, frazione del comune di Avio: fino al 1918, questo centro della Vallagarina ha rappresentato la sede della dogana austriaca sul confine con il Regno d’Italia. Oggi, su questi suoli a matrice vulcanica e condotti in regime biologico, Tenuta San Leonardo coltiva le uve storiche bordolesi per la realizzazione del suo rosso di punta: Carmenere, impiantato già alla metà del 1800; Merlot, presente dagli inizi del Novecento e Cabernet Sauvignon, messo a dimora negli anni 70 del Novecento. Il processo di vinificazione separata segue dappresso la tradizione bordolese: fermentazioni spontanee in cemento per circa 15-18 giorni, con rimontaggi quotidiani e delestage; affinamento per un periodo di 24 mesi in barrique di rovere francese nuove, di secondo e di terzo passaggio. L’assemblaggio prevede il 60% di Cabernet Sauvignon, 30% di Carmenere e 10% di Merlot. Una realizzazione che si presta all’evoluzione per diversi decenni. “San Leonardo” veste un elegantissimo color rosso rubino intenso e mostra una rotazione fluida ed invitante. Le note olfattive sono scure e assolutamente classicheggianti: floreale di peonia e viola appassita, fruttato d’amarena e susina, speziato di chiodo di garofano, sfumatura di tabacco e mentolato. L’assaggio è potente e molto fine: dalla morbidezza vellutata e dal tannino integrato, si passa attraverso una nota gentilmente erbacea, per chiudere in un finale asciutto e dalla persistenza salina. Una grande interpretazione bordolese, da spendere con le carni rosse arrosto, i formaggi stagionati e i primi piatti della tradizione montana. Una versione Magnum per grandi occasioni.

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Ceretto Barolo 'Bricco Rocche' 2019
Ceretto Barolo 'Bricco Rocche' 2019

La complessità si traduce in eleganza nei vini targati Ceretto, cantina dove la ricerca dell’eccellenza rappresenta una costante sin dall’inizio dell’attività; non fa eccezione questo Barolo DOCG “Ricco Rocche”, vino dove classe e stile sono il risultato di profumi profondi perfettamente assemblati e di un sorso in cui è il tannino, morbido e aggraziato, a regalarci un’esperienza di beva sublime. Un’etichetta da cui emerge tutta la bellezza del Nebbiolo, vitigno da sempre in grado di dare vita a grandissimi vini rossi, e che nella zona di Castiglione Falletto trova una delle sue espressioni più raffinate. La cantina Ceretto produce questo Barolo “Ricco Rocche” partendo da quell’uva rossa che è il simbolo del Piemonte, il Nebbiolo; un vitigno che cresce in una parcella grande poco più di un ettaro, in una vigna chiamata “Bricco Rocche” situata a circa 350-370 metri sul livello del mare, con un’esposizione verso sud-est e sud-ovest. Le uve, che durante la crescita vengono lavorate secondo pratiche di agricoltura biodinamica, dopo la raccolta fermentano in acciaio grazie alla presenza di lieviti indigeni, per poi affinare per 24 mesi sia in tonneau che in botti grandi di rovere. Il “Ricco Rocche” di Ceretto è un Barolo DOCG che, nel calice, si presenta con un colore che ricorda la tonalità del granata. Il bouquet di sensazioni e profumi che si sviluppano al naso richiama aromi sottili e ben orchestrati, dove la frutta rossa si unisce a sfumature floreali e di spezie dolci. Al palato colpisce per la trama vigorosa e strutturata, in cui in tannini risultano finemente integrati; il sorso, contraddistinto da una piacevole freschezza, è lungo e persistente. Una bottiglia di chiara fama internazionale, che, in ogni annata, riesce sempre a imporsi ai vertici delle principali guide di settore nazionali e internazionali.

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Bereche et Fils Champagne Extra Brut Grand Cru Mailly 2017
Bereche et Fils Champagne Extra Brut Grand Cru Mailly 2017

Lo Champagne Brut Grand Cru Mailly della Maison Bérèche et Fils è un’etichetta di particolare pregio, prodotta con uve provenienti dal Grand Cru di Mailly, nel cuore dell’area della Montagne de Reims, patria di grandi Pinot Noir. Pazientemente conservato per oltre 4 anni nelle caves d’affinamento, è uno Champagne elegante, ricco e maturo che esprime un ampio ventaglio, con note floreali, fruttate ed evoluti sentori terziari di raffinata finezza. È uno Champagne strutturato e particolarmente profondo, adatto da degustare a tavola durante una cena importante. Lo Champagne Brut Grand Cru Mailly è prodotto da una famiglia che da cinque generazioni si occupa di viticoltura nel territorio di Ludes. La Maison Bérèche et Fils gestisce una decina di ettari divisi in diverse parcelle, che si trovano nei Premier Cru di Ludes, Ormes e nella zona della Vallée de la Marne. Le vigne sono coltivate con grande rispetto dell’ambiente, senza utilizzo di prodotti o concimi chimici. Il lavoro in cantina è ispirato alle più antiche tradizioni della Champagne, con utilizzo del legno in vinificazione e con lunghi affinamenti in cantina prima del dégorgement. La cura artigianale nella produzione, permette di ottenere etichette d’eccellenza, particolarmente apprezzate dagli appassionati e intenditori alla ricerca di bottiglie capaci di esprimere il gusto del terroir. Il Brut Grand Cru Mailly della Maison Bérèche et Fils è uno champagne che nasce da vecchie vigne di oltre 60 anni d’età coltivate su terreni profondi, di matrice calcareo-argillosa, nei territori Grand Cru di Mailly-Champagne, Parcelle les Chalois. La fermentazione si svolge in fusti di rovere e i vins clairs riposano in legno fino al momento dell’assemblaggio. La seconda fermentazione avviene in bottiglia secondo il metodo Champenoise, con un periodo di riposo sur lattes di 54 mesi. Nel calice ha un colore giallo dorato brillante con un perlage fine e sottile. Il bouquet è particolarmente complesso, con profumi floreali, d’agrumi, pain grillé, sentori tostati e sfumature di torrefazione. Al palato ha una buona struttura, tesa ed espressiva che anticipa un finale persistente, fresco ed elegante.

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Biondi Santi Brunello di Montalcino 'Il Greppo' 2017
Biondi Santi Brunello di Montalcino 'Il Greppo' 2017

Il Brunello “Il Greppo” è una delle più grandi eccellenze d’Italia, tra i vini rossi più famosi al mondo e stella leggendaria della produzione di Montalcino. Viene definito il padre dell’intera denominazione perché è colui che ha dato i natali alla produzione del famoso e blasonato Brunello di Montalcino. Facciamo un passo indietro e cerchiamo di capire come Biondi Santi, la storica cantina, arrivò a sedersi sul trono della collina di Montalcino. Fino al 1825 il vino più famoso e apprezzato in quel fazzoletto di terra toscana era il Moscadello, un bianco leggermente dolce e di facile beva. Fu proprio in questi anni che sulla scena arrivò Clemente Santi, il quale iniziò ad incuriosirsi e studiare le caratteristiche di un clone del vitigno Sangiovese, il Sangiovese Grosso, chiamato Brunello dai cittadini locali per il colore intenso e scuro del suo manto. La storia riprese nel 1860 quando Ferruccio Biondi-Santi, nipote di Clemente e figlio legittimo di Jacopo Biondi e di Caterina Santi, iniziò a produrre un rosso a base di questa uva che dimostrò subito di avere tutte le carte in regola per poter diventare qualcosa di straordinario. Proprio in quegli anni la catastrofe portata dall’insetto della fillossera colpiva le viti e saccheggiava i raccolti come una vera e propria epidemia, mangiando tutto quello che trovava sul suo cammino. Così gli agricoltori, spaventati e impauriti dai danni dell’insetto, cercarono di ottenere un rapido riscontro finanziario delle nuove viti, vendendo i vini rossi sul mercato nel modo più veloce possibile. Ferruccio non era della stessa opinione e remò in controtendenza. Pensava che il vino era l’amico più fedele del tempo e che soltanto con il passare degli anni esso poteva diventare grande. Così vinificò in purezza il Sangiovese Grosso che coltivava nella sua tenuta il Greppo e lo aspettò a lungo in cantina fino al raggiungimento del suo perfetto grado di maturazione. Qualche anno dopo lo assaggiò e sbalordì ogni cittadino. Quel giorno rimase nella storia perché nacque il primo e storico Brunello, le cui radici rimangono per sempre legate alla famiglia Biondi Santi. Da quel giorno il prestigio e la fama di questo marchio cominciò ad aumentare di valore, grazie a interventi mirati, modernizzazione delle tecniche e a selezione dei migliori ceppi di Sangiovese. Il Brunello di Montalcino Biondi Santi nasce dalle prestigiose vigne di Sangiovese Grosso coltivate all’interno dell’omonima tenuta che si estende su una superficie vitata di 47 ettari. I terreni galestrosi e ricchi di scheletro, il microclima unico del luogo, la decisa escursione termica tra notte e giorno e quel sole mediterraneo che scalda il suolo per più di metà anno hanno creato le condizioni perfette per coltivare un’uva di grande qualità. Le rese sono tenute bassissime, circa 30-50 quintali per ettaro, e la raccolta avviene manualmente, selezionando grappolo per grappolo nelle settimane centrali di settembre. L’uva, portata in cantina, viene vinificata e...

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Clerico Domenico Barolo 'Percristina' Domenico Clerico 2014
Clerico Domenico Barolo 'Percristina' Domenico Clerico 2014

Il Barolo “Percristina” di Domenico Clerico nasce nel versante di Monforte d’Alba, noto per saper dare uve di potenza e struttura. I Baroli che si originano da questa zona sono basati sullo spessore gustativo e sull’intensità. Sono definiti da una maggiore vigoria rispetto a quelli provenienti dal versante di La Morra e per tale ragione, nel corso della storia, si sono guadagnati l’appellativo di ‘Barolo maschio’. “Percristina” è il risultato di un lavoro che, fin dall’inizio, è stato indirizzato verso la valorizzazione del territorio langarolo e delle sue uve. Domenico Clerico ci credeva profondamente in questa terra. Tanto da decidere di evolvere l’attività di famiglia che, fino ad allora, era finalizzata alla vendita delle uve. Domenico conosceva il potenziale della terra: lo stesso potenziale che oggi è concretizzato nella finezza dei suoi vini. “Percristina” Barolo di Domenico Clerico proviene dal cru Mosconni, situato presso il comune di Monforte d’Alba ad un’altitudine di circa 400 metri sul livello del mare. Il terreno di questo vigneto si compone di un profilo argilloso, con una piccola quantità di sabbia. L’epoca di impianto risale al 1955, ma fu 40 anni dopo che divenne proprietà dei Clerico. Le viti che lo popolano possono fregiarsi, quindi, di un’età che oltrepassa i 60 anni e offre un grado di complessità, strutturale ed aromatica, di valore. La fase di macerazione delle uve a contatto con le proprie bucce ha una durata piuttosto lunga, che sfiora i 30 giorni. Segue un affinamento di 3 anni all’interno di barrique, per l’80% nuove e per il 20% di secondo passaggio. Ulteriori 24 mesi di maturazione in botti da 50 hl cesellano il carattere di questo Barolo, che può quindi essere messo in commercio. Domenico Clerico Barolo “Percristina” è dotato di un colore rosso granato intenso. Il suo profumo ricorda i piccoli frutti rossi e le ciliegie sotto spirito, che chiudono in un finale di violetta e petali di rosa. Al gusto si annuncia in tutta la potenza del Barolo che è, fatta di muscolo, corpo, intensità e tanto charme. Un sorso in omaggio alle immense doti della terra di Langa.

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Damilano Barolo Riserva 'Cannubi 1752' 2015
Damilano Barolo Riserva 'Cannubi 1752' 2015

Il Barolo Riserva Cannubi 1752 di Damilano è un’etichetta di prestigio, realizzata in un numero limitato di bottiglie, che rappresenta uno dei più alti vertici qualitativi, non solo di questa storica cantina delle Langhe, ma anche della denominazione. È un Barolo prodotto con le uve provenienti dal celebre cru Cannubi, uno dei territori più preziosi di tutta l’area di Barolo, da sempre famoso per donare vini di grande eleganza, complessità e longevità. Il lungo affinamento in legno permette al Nebbiolo di raggiungere una straordinaria maturità espressiva, con evolute e raffinate sfaccettature aromatiche. È un vino dal profilo profondo e austero, che svela lentamente la sua ricchezza e la sua infinita persistenza, con armoniosi aromi di piccoli frutti a bacca rossa, delicate spezie, sfumature floreali e belle note d’evoluzione terziaria. Il vino Barolo Riserva Cannubi 1752 di Damilano è il frutto del desiderio di valorizzare l’eccellenza del cru Cannubi. Le uve provengono, infatti, solo da vecchie vigne di una pregiata parcella che si trova nella parte più alta e centrale della collina, con soleggiate esposizioni rivolte a sud e sud-est. La bassa produzione per pianta e l‘ottima maturazione delle uve, permettono di ottenere un vino di straordinaria qualità. La cantina Damilano, oltre alle vigne di Cannubi, possiede pregiate parcelle nei cru di: Brunate, Cerequio, Liste e altri appezzamenti nei territori comunali di Barolo, Grinzane Cavour, Novello e Monforte. I vini Damilano sono figli di una lunga tradizione familiare, che ha saputo coniugare le migliori consuetudini del territorio, con spirito di innovazione. Si tratta di etichette che rappresentato uno stile classico di Barolo, destinato a lunghi invecchiamenti. Il Riserva Cannubi 1752 di Damilano è un Barolo che nasce il uno dei luoghi mitici delle Langhe. Il cru Cannubi e tra i più prestigiosi e quotati in assoluto per una particolare composizione dei terreni, che presentano una percentuale alta di calcare, con sabbie e argille. La fermentazione dura circa tre settimane e il processo estrattivo prosegue con circa un mese di macerazione sulle bucce a cappello sommerso. Prima dell’imbottigliamento, il vino matura per 60 mesi in grandi botti di rovere, secondo la migliore tradizione del territorio.  Nel calice si presenta di colore rosso granato con lievi riflessi aranciati. Il bouquet è elegante ed evoluto, con aromi di piccoli frutti rossi, sentori di sottobosco, humus, delicate spezie, radice di liquirizia, tabacco biondo, cacao amaro e cuoio. Il sorso è intenso e lungo, con una tessitura tannica fitta e un finale di notevole persistenza gustativa.

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Hudelot Noellat Nuits St. Georges Premier Cru 'Murgers' 2018
Hudelot Noellat Nuits St. Georges Premier Cru 'Murgers' 2018

Il Nuits-Saint-Georges Premier Cru “Les Murgers”, del Domaine Hudelot Noëllat, è un rosso elegante e raffinato, nasce in uno dei 41 Climat classificati come Premier Cru presenti nel territorio comunale di questa importante Appellation, che dona il nome alla Côte de Nuits. Il domaine possiede circa 10 ettari di vigneti, suddivisi in molte parcelle di notevole pregio, particolarmente adatte alla coltivazione del Pinot Noir, che rappresenta il vitigno principe di quest’area della Côte d’Or. Il clima fresco, con buone escursioni termiche e i terreni composti prevalentemente da calcare, con presenza di argilla, limo e ciottoli, costituiscono un habitat ideale per una viticoltura di alta qualità. Il Premier Cru “Les Murgers” è un Nuits-Saint-Georges del Domaine Hudelot Noëllat creato per dare voce a una parcella di particolare valore, in modo da poterne esaltare e far conoscere le caratteristiche peculiari. Il vino nasce da una vigna che ha una superficie di poco più di mezzo ettaro e si trova nel Premier Cru Les Murgers, situato nella zona nella zona nord del territorio comunale di Nuits-Saint-Georges, quasi al confine con Vosne-Romanée. Il Climat è caratterizzato da una soleggiata esposizione rivolta a levante e da terreni di matrice calcareo-argillosa. Le viti di Pinot Noir hanno circa 40 anni d’età e sono vendemmiate manualmente, con selezione dei migliori grappoli in vigna. La fermentazione si svolge con utilizzo di soli lieviti indigeni e con un 20% delle uve a grappolo intero. Prima dell’imbottigliamento, che avviene senza chiarifica o filtrazione, il vino matura per circa 16 mesi in barrique di rovere francese, per un 30% nuove. “Les Murgers” Premier Cru Nuits-Saint-Georges, realizzato dal Domaine Hudelot Noëllat, è una splendida versione di Pinot Noir, che rappresenta perfettamente la personalità di questo famoso Climat. Nel calice si presenta di colore rosso rubino chiaro e luminoso con leggeri riflessi porpora. All’olfatto esprime profumi di lampone, ribes, fragoline, cenni si sottobosco e delicate spezie, impreziositi da raffinate sfumature floreali. L’ingresso al palato è delicato, con una fine tessitura tannica e aromi armoniosamente sfaccettati, che conducono verso un finale fresco e persistente. Già molto piacevole da degustare subito, possiede un buon potenziale d’invecchiamento.

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Laurent-Perrier Gift Box Champagne Rosé e Blanc de Blancs
Laurent-Perrier Gift Box Champagne Rosé e Blanc de Blancs

Il Gift Box Champagne Rosé e Blanc de Blancs di Laurent-Perrier si configura come un cofanetto in legno di notevole eleganza e prestigio, in grado di trasmettere tutto il savoir-faire di una delle Maison più importanti dell’intera Champagne. Con oltre 150 ettari di vigneti di proprietà sparsi nel territorio della Champagne, Laurent-Perrier si è affermata nel corso della sua storia plurisecolare per la grande qualità, l’eleganza e la freschezza dei suoi spumanti. Un passaggio fondamentale per la Maison fu la scelta, sul finire degli anni ’70 del secolo scorso, di adottare tini in acciaio inox per gestire le fermentazioni delle basi spumante a bassa temperatura, valorizzando in tal modo i profumi e la freschezza dei vini. Il Laurent-Perrier Gift Box Champagne Rosé e Blanc de Blancs è un cofanetto in legno che racchiude al suo interno una bottiglia di Champagne Brut Rosé e una bottiglia di Champagne Blanc de Blancs Brut Nature della storica Maison Laurent-Perrier, due etichette di sublime raffinatezza. Per la produzione dello Champagne Brut Rosé vengono impiegate unicamente uve Pinot Noir provenienti da una decina di cru della Montagne de Reims, territorio di vocazione per il vitigno. La vinificazione si basa su una macerazione pellicolare di 48-72 ore e sull’impiego di vasche di acciaio inox per la fermentazione alcolica, con la conseguente presa di spuma che avviene in bottiglia secondo il Metodo Champenoise, associata a 5 anni di affinamento sui lieviti. Invece, lo Champagne Blanc de Blancs Brut Nature è un 100% Chardonnay da viti coltivate in villaggi della Côte des Blancs e della Montagne de Reims. In questo caso le uve vengono sottoposte a una classica vinificazione in bianco e dopo la seconda fermentazione in bottiglia in accordo al Metodo Champenoise il vino resta a riposo per ben 8 anni sui lieviti all’interno delle cantine della Maison. Per il prezioso contenuto che custodisce, lo Champagne Gift Box Laurent-Perrier Rosé e Blanc de Blancs rappresenta un regalo speciale in grado di meravigliare.

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Thibault Liger-Belair Nuits Saint Georges Premier Cru 'Les Saint Georges' 2018
Thibault Liger-Belair Nuits Saint Georges Premier Cru 'Les Saint Georges' 2018

Il Nuits Saint Georges Premier Cru “Les Saint Georges” di Thibault Liger-Belair è un vino di strepitosa integrità, dall'enorme potenziale evolutivo e considerabile alla stregua di un Grand Cru tra i più vocati. La discussione su “Les Saint Georges” tiene ancora banco a distanza di anni, e considerata la rigida classificazione gerarchica Borgognona poco propensa ai cambiamenti, l'unico motivo per cui questa strepitosa parcella non abbia ancora ricevuto la nomina di Grand Cru risiede appunto in un certo immobilismo. In realtà le espressioni ottenute da “Les Saint Georges” possono toccare apici notevoli, rivelando l'essenza del comune di Nuits Saint Georges, meno lirico rispetto a Vosne Romanèe o Gevrey Chambertin, ma dotato di una struttura e di una compattezza inarrivabile, e soprattutto in grado di conferire ai liquidi una longevità difficilmente replicabile in Cote d'Or. Quello di Thibault Liger-Belair è uno degli esempi più brillanti della denominazione, e pur essendo già straordinario ora, trae sicuramente beneficio da un lungo riposo in cantina. Il “Les Saint Georges” Nuits Saint Georges Premier Cru è ottenuto da uve Pinot Nero in purezza, provenienti dall'omonimo premier cru sito in Nuits Saint Georges e più precisamente da una parcella di 2 ettari dove le viti sono state piantate nel 1944. In vigna si seguono strenuamente i dettami della biodinamica, utilizzando piccoli quantitativi di rame e zolfo, oltre a preparati naturali. In cantina tutte le fermentazioni alcoliche avvengono spontaneamente e l'affinamento avviene in barrique di rovere perlopiù usate. Il Premier Cru Nuits Saint Georges “Les Saint Georges” si presenta nel calice con veste rubina intensa e luminosa. Dichiara nettamente il comune di appartenenza, restituendo un profilo ben distante dagli arabeschi di Vosne Romanèe ma al contrario molto più austero e ''scuro'', in cui si susseguono richiami alla mora di rovo, alla terra, e al sottobosco. Il sorso è compatto e austero, ma non rinuncia alla finezza, aiutato da un tanino di grana finissima che scandisce il ritmo del sorso. Immortale.

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Bollinger Champagne Rosé Brut Magnum (Confezione)
Bollinger Champagne Rosé Brut Magnum (Confezione)

Lo Champagne Rosé Brut di Bollinger è finezza, piacevolezza e intensità, il tutto proposto in quel riconoscibile stile Bollinger. È uno stile che non delude e riconferma ogni volta l’eccellenza che ha reso famosa la Maison in tutto il mondo. Si tratta di una Maison storica, fondata nel 1829 ad Ay, comune situato nella Vallée de la Marne e noto per saper dare uve Pinot Nero di particolare qualità. Uno dei requisiti essenziali che fanno di un Rosé uno Champagne capace di stupire per eleganza è quello di utilizzare nell’assemblage un vino rosso di classe e complessità. Fedeli all’espressione e alla valorizzazione territoriale, la Maison ha saputo fare leva sulla qualità delle uve Pinot Nero che nascono e crescono in tale area della Champagne. Il risultato è solo da scoprire, degustando queste bollicine ricche di gusto. Il Brut Rosé Champagne di Bollinger è composto da un blend così ripartito: 62% di Pinot Nero, 24% di Chardonnay e 14% di Pinot Meunier. La vinificazione in rosato è realizzata secondo la pratica dell’assemblage, ossia l’aggiunta di una quota di vino rosso che, in questo caso, è pari a circa il 5-6%, di cui la maggior parte proveniente da Grand Cru e Premier Cru. La rifermentazione in bottiglia avviene come tradizionalmente nel Metodo Champenoise e supera abbondantemente la durata minima imposta dal disciplinare. Bollinger Champagne Brut Rosé si presenta con un color rosa antico, con un perlage fine che lo rende molto brillante. Il suo profumo è piacevolissimo e si articola in un bouquet fruttato di fragola, ribes e mirtillo, anche piuttosto maturi, ricamati su uno sfondo di pasta frolla e mandorla. Il sorso è cremoso ma fresco e asciutto; gli aromi corrispondono perfettamente ai profumi di mosto e di frutto rosso maturo percepiti al naso, ma sono inseriti in un gusto ben secco. È la stessa Maison Bollinger a consigliare questo Brut Rosé Magnum per ogni occasione: dall’aperitivo al dessert, dal pic-nic sul prato alla pausa del the pomeridiano.

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CallMeWine Wine Box Supertuscan (3bt)
CallMeWine Wine Box Supertuscan (3bt)

Con la Wine Box Supertuscan Callmewine intende omaggiare il mito dei Supertuscan, oggi sinonimo di prestigio assoluto. Il fenomeno dei Supertuscan è scoppiato negli anni ’80 del secolo scorso, periodo in cui il celebre critico enologico Robert Parker coniò questo termine per dare risalto a quei grandi vini rossi toscani prodotti al di fuori delle denominazioni. Nella categoria dei Supertuscan rientrano sia rossi prodotti con varietà tradizionali del territorio toscano, Sangiovese in primis, deliberatamente etichettati senza denominazione in segno di protesta contro gli standard qualitativi poco stringenti dei disciplinari, sia rossi da uve internazionali, in particolare bordolesi, vinificate in purezza, combinate tra loro oppure assemblate con lo stesso Sangiovese. ‘Sassicaia’, ‘Pergole Torte’, ‘Flaccianello della Pieve’, ‘Solaia’, ‘Tignanello’, ‘Ornellaia’ e ‘Tenuta di Trinoro’ sono solo alcuni degli iconici Supertuscan che hanno contribuito a scrivere un capitolo importantissimo della storia enologica italiana. Nella Wine Box Supertuscan troverete una piccola e pregiata selezione di tre bottiglie dedicate al fenomeno dei Supertuscan. Che siano prodotti nello storico territorio del Chianti, nella celeberrima Bolgheri, nella mediterranea Maremma Toscana oppure nella bellissima Val d’Orcia, tutti i Supertuscan sono simbolo di un’audace rottura con il passato. Oltre all’autoctono Sangiovese, questi vini sono tipicamente prodotti con varietà internazionali quali Cabernet Sauvignon, Merlot, Cabernet Franc, Syrah e Petit Verdot, mentre per i periodi di invecchiamento vengono spesso utilizzate barrique di rovere francese, in buona parte nuove. La Wine Box Supertuscan è un’imperdibile confezione che simboleggia la Toscana fuori dalle denominazioni storiche, una Toscana dallo stile elegante e moderno.

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Ceretto Barbaresco 'Asili' 2020
Ceretto Barbaresco 'Asili' 2020

Questo Barbaresco realizzato dalla cantina Ceretto può vantare un pedigree davvero eccezionale: nasce infatti all’interno dell’Asili, uno dei cru più rappresentativi dell’intera denominazione di origine, dove la qualità riesce a raggiungere livelli a dir poco eccezionali. E sin dai primi sorsi si riconosce infatti in questo Barbaresco una grande eleganza, che riesce a far convivere la delicatezza del bouquet con la tannicità del palato. Un’etichetta che promette di regalare emozioni ancora almeno per i prossimi dieci anni, e che rappresenta quindi un ottimo e lungimirante investimento per il futuro. La cantina Ceretto produce questo Barbaresco “Asili” partendo da uve Nebbiolo, vitigno piemontese autoctono che viene coltivato in una parcella di un solo ettaro situata a circa 290 metri sul livello del mare. I vigneti hanno un’esposizione verso sud e sud-est, e, a partire dal 2010, vengono lavorati seguendo pratiche di agricoltura biodinamica. Le uve, dopo la raccolta manuale, fermentano in acciaio grazie alla presenza di lieviti indigeni, e poi maturano lentamente, per due anni, sia in tonneau che in botti di rovere. Il Barbaresco “Asili” di Ceretto si manifesta alla vista con una tonalità rosso rubino, attraversato da leggere sfumature granate nell’unghia. I profumi che si sviluppano al naso raccontano note sottili ed eleganti di piccola frutta rossa, spezie dolci e fiori. All’assaggio è di ottimo corpo, fine, equilibrato, con un sorso caratterizzato da una piacevole freschezza e da una trama tannica fitta; termina con un finale di notevole persistenza. Una bottiglia davvero importante, come testimoniano i diversi riconoscimenti ottenuti a livello nazionale e internazionale, da riservare alle occasioni più celebrative, dove il protagonista in tavola dev’essere lui.

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Egly Ouriet Champagne Extra Brut Grand Cru 'V.P.'
Egly Ouriet Champagne Extra Brut Grand Cru 'V.P.'

L’Extra Brut Grand Cru “V. P.” di Egly Ouriet è un’etichetta che fa parte della prestigiosa gamma di Champagne di una piccola Maison artigianale di Recoltant Manipulant della zona della Montagne de Reims. Egly-Ouriet coltiva le sue vigne all’interno dei territori comunali di famosi villages classificati come Grand Cru. È uno Champagne che esprime una cuvée di assoluta eccellenza, realizzata con due delle varietà più diffuse nella regione: il Pinot Noir e lo Chardonnay. La straordinaria qualità delle uve, un savoir-faire tradizionale e lunghi affinamenti sui lieviti, sono il segreto di Champagne di rara finezza ed eleganza, con un sorso ricco, complesso e profondo. Lo Champagne Extra Brut Grand Cru “V. P.” viene prodotto da una piccola Maison, che coltiva circa 11 ettari di vigne suddivise in varie parcelle Grand Cru, che si trovano in luoghi mitici della Champagne, come Ambonnay, Bouzy e Verzenay. Le vigne hanno un’età media tra i 40 e i 60 anni e regalano uve di straordinaria concentrazione aromatica. Fondata verso la fine del secondo conflitto mondiale, si è ben presto messa in luce per l’estrema qualità e pulizia dei suoi vini, figli di un terroir assolutamente straordinario, caratterizzato dalla presenza di calcare e di profondi strati di gesso, che conferiscono ai vini raffinatezza e decise sfumature minerali. In campagna sono banditi diserbanti, pesticidi e concimi chimici, per preservare l’ambiente e la purezza dei vini. Lo Champagne “V. P.” di Egly Ouriet è un Extra Brut Grand Cru realizzato da un assemblaggio che prevede un 60% di Pinot Noir e un 40% di Chardonnay. Al termine della vinificazione in bianco, i vini base riposano alcuni mesi prima della creazione della cuvée finale. La seconda fermentazione avviene in bottiglia secondo il metodo Champenoise, con un periodo di affinamento minimo sui lievi di 6 anni. Nel calice si presenta di colore giallo paglierino con lievi riflessi ramati. Il perlage è molto fine e persistente. Il bouquet esprime profumi floreali, aromi di scorza d’agrumi, frutta matura, sfumature di frutta secca e crosta di pane. Al palato è profondo e intenso, con un armonioso allungo verso una chiusura elegante, fresca e sapida.

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Perrier-Jouet Champagne Brut 'Belle Epoque' Perrier Jouet 2015
Perrier-Jouet Champagne Brut 'Belle Epoque' Perrier Jouet 2015

Il "Belle Epoque" è uno Champagne straordinario per la sua capacità di unire armonia e ricchezza e di incarnare con classe l'inconfondibile stile della Maison Perrier Jouet. Tradizione plurisecolare quella della nota cantina francese, fondata addirittura nel 1811 e che nel corso degli anni ha visto susseguirsi solo 7 chef de cave, depositari del gusto della maison. Oggi la cantina conta circa 65 ettari vitati, dislocati tra le zone di maggior pregio dello Champagne, tra cui spiccano Avize, Ay e Dizy coltivati con i tre vitigni principi della zona ovvero Chardonnay, Pinot Nero e Pinot Meunier. L'idea di fondo è quella di produrre liquidi che si distinguano innanzitutto per equilibrio e pienezza di frutto, già accoglienti e godibili subito dopo la sboccatura. Il Brut "Belle Epoque" proviene da un uvaggio composto per il 50% da Chardonnay, per il 45% da Pinot Noir e per il restante 5% da Pinot Meunier. I cru più vocati dello Champagne partecipano alla composizione di questo gioiello, e spiccano per fama Ambonnay, enclave del Pinot Nero, Avize, nel cuore della Cote Des Blancs, Les Mesnil Sur Oger e Ay, solo per citarne alcuni. Hervé Deschamps, oggi Chef de Cave della cantina, riesce con assaggi continui a creare una cuvée che rasenta la perfezione per equilibrio e precisione, già dall'assemblaggio dei vini base. Il liquido svolge la fermentazione malolattica, e dopo la sboccatura viene aggiunto un dosaggio di circa 9 g/l di zucchero. L'affinamento si protrae per circa sei anni sui lieviti, affinché venga raggiunta la massima complessità e armonia. Il "Belle Epoque" di Perrier Jouet esplode nel calice con perlage consistente ma molto fine, e una spuma delicata. Già dalla prima olfazione rende note le sue intenzioni, ovvero di voler partecipare al campionato dei grandi Champagne, avendone tutte le carte in regola. Complessità multiforme e ritmata, fatta di sferzate minerali, polpa di agrume e nuance più dolci che riportano al miele d'acacia o alle boulangerie francesi. Un quadro così variegato e definito non può che essere preludio ad un grande assaggio ed in effetti anche il sorso rivela un vino di razza. Fodera il palato in virtù di una tattilità cremosa e perfettamente bilanciata, regalando una bevuta ampia ed appagante e sfuma sulle tracce di una raffinata mineralità, dove è la sapidità ad allungarne il ricordo. Puro e godurioso.

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Veuve Clicquot Champagne Brut 'La Grande Dame' 2015
Veuve Clicquot Champagne Brut 'La Grande Dame' 2015

Lo Champagne Brut “La Grande Dame” di Veuve Clicquot è il simbolo indiscusso della prestigiosissima cantina della Montagne de Reims. La Maison nacque più di 250 anni fa quando Francois Clicquot decise di vendere le sue bollicine. La moglie Barbe-Nicole Ponsardin, rimasta vedova a 27 anni, prese in mano la cantina e ampliò e perfezionò il progetto del marito, guadagnandosi il nome di Grande Dame dello Champagne. Questa memorabile etichetta è stata lanciata nel 1972 con la vendemmia del 1962, in onore dei 200 anni di fondazione. Il motto di Veuve Clicquot è “una sola qualità, la migliore”, questo Champagne lo incarna alla perfezione. “La Grande Dame” è sicuramente unica e non è un caso che negli ultimi 50 anni ne siano state prodotte in sole 18 cuvèe. Nasce solo nelle migliori annate scelte dallo chef de cave ed è ottenuto da 8% Chardonnay e 92% Pinot Noir, raccolti e assemblati dai vigneti di proprietà di sei villaggi Grands Cru, alcuni dei quali erano stati appunto acquistati dalla Grande Dame. La componente di Chardonnay regala morbidezza e forza, mantenendo l’eleganza e la finezza del Pinot Noir. Il lungo affinamento di quasi 10 anni nelle cantine di gesso, patrimonio dell’UNESCO, gli permette di arrivare alla sua piena maturità espressiva e di mantenersi ancora per lungo tempo. Questo Champagne di Veuve Clicquot si presenta con un manto dorato scintillante, brilla e abbaglia, e il perlage, fine, persistente e ricco, contribuisce ad accenderlo e vivacizzarlo. Al naso è un’armonia di aromi varietali, che si aprono nel calice gradualmente. La frutta a polpa gialla e i piccoli tocchi floreali sono guidati da note di nocciola, mandorla e crosta di pane. Il sapore è perfettamente equilibrato, sintesi assoluta di forza e classe, senza tralasciare una gradevolissima freschezza giovanile. Insomma si potrebbe stare qua a raccontare per ore di questa bollicina, ma lasciamo a voi l’ultima parola!

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Château Gombaude Guillot Pomerol Chateau Gombaude Guillot 2016
Château Gombaude Guillot Pomerol Chateau Gombaude Guillot 2016

Il Pomerol di Chateau Gombaude-Guillot è un vino rosso bordolese capace di restare impresso per la sua sublime eleganza e ampiezza. Alla guida dello Chateau si trova la vigneron Claire Laval, abile nel lavorare i vigneti e le uve prestando grande cura e attenzione al benessere dell’ecosistema. In quest’ottica, in campo Claire segue i dettami dell’agricoltura biologica e della biodinamica mentre in cantina riduce allo stretto necessario gli input esterni, non impiegando lieviti selezionati o enzimi e aggiungendo unicamente minime dosi di solforosa. Inoltre, è escluso il ricorso a operazioni di filtrazione o chiarifica. Chateau Gombaude-Guillot Pomerol ha origine da un assemblaggio di Merlot (85%) e Cabernet Franc (15%), provenienti da viti di circa 40 anni di età allevate a regime biologico e biodinamico su terreni argillosi e ghiaiosi. La vendemmia è effettuata interamente a mano in funzione della maturazione ottimale delle uve, che vengono quindi ammostate in tini di cemento e vasche di acciaio inox per la fermentazione alcolica a contatto con le bucce e a temperatura controllata. Il processo fermentativo è affidato ai soli lieviti indigeni e la durata della macerazione è stabilita in funzione delle caratteristiche del mosto. Successivamente, la massa viene posta a invecchiare in botti di rovere di Allier, nuove al 50%, per oltre un anno fino all’imbottigliamento, senza previa filtrazione o chiarifica. Il Pomerol Chateau Gombaude-Guillot è di colore rosso rubino intenso. Il bouquet aromatico si mostra ampio e profondo nei suoi profumi fruttati di susina, ciliegia e mora che si fondono con note balsamiche e sentori speziati di pepe nero e cannella. Assaggio intenso e strutturato, caldo e morbido, sostenuto da ottima freschezza e tannini avvolgenti che guidano il finale molto persistente.

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